Condurre una vita autonoma e indipendente significa innanzitutto avere l’opportunità di lavorare.
Come tutte e tutti, anche le persone con la sindrome di Down o disabilità intellettiva devono avere questa opportunità per diventare veramente adulte non solo anagraficamente e per poter vivere una vita autonoma attiva.
Fintanto che economicamente continueranno a dipendere da interventi assistenzialistici, non si raggiungeranno gli obiettivi di efficienza e efficacia previsti dalle normative più attuali ma si aumenteranno solo i costi a carico della società senza valorizzare le capacità delle persone con sindrome di Down o disabilità intellettiva di essere soggetti attivi e propulsivi nello sviluppo sociale.
Si affermano così il diritto al lavoro, a percorsi individualizzati e mirati. Attualmente tuttavia i giovani con sindrome di Down o disabilità intellettiva incontrano difficoltà a trovare occasioni di formazione adeguata, tirocini, stage a causa soprattutto di una non conoscenza da parte delle aziende delle loro reali potenzialità e capacità lavorative.